\paperw9000 \margr0\margl0 \plain \fs20 \f1 \fs24 La Spagna dopo la \b \cf4 \ATXht12291 guerra dei TrentÆanni\b0 \cf0 \ATXht0 û abbandonati, con la pace dei Pirenei (1659), Arto
is, Lussemburgo, alcune piazzeforti delle Fiandre, Rossiglione e Cerda±a, dopo aver dovuto riconoscere lÆindipendenza dei \b \cf4 \ATXht12281 Paesi Bassi\b0 \cf0 \ATXht0 e quella del Portogallo (1640) û vide accrescere anche la crisi interna (1609, espu
lsione dei \i Moriscos\i0 con grave danno per lÆagricoltura; commercio coloniale sempre pi∙ insidiato da Olandesi, Francesi e Inglesi; deficit gravissimo; governo dei grandi favoriti o \i privados\i0 ). Tale situazione si aggrav≥ ancora durante il regno
di Carlo II (1665-1700), che dovette cedere alla Francia altre piazzeforti delle Fiandre e la Franca Contea, e alla sua morte û avvenuta senza eredi maschi û la guerra di successione rivel≥ come il paese, un secolo prima potenza dominante in Europa, era
scaduto a semplice ôoggettoö di politica internazionale.\par
La guerra di successione di Spagna fu provocata dalla morte senza discendenti di Carlo Il, re di Spagna (1░ novembre 1700). Giα prima della morte del sovrano, i candidati pi∙ diretti alla suc
cessione, \b \cf4 \ATXht131111 Luigi XIV\b0 \cf0 \ATXht0 di Francia e lÆimperatore Leopoldo I, in seguito ai rispettivi matrimoni con Maria Teresa e Margherita Maria, due sorelle di Carlo, non nascosero entrambi il loro desiderio di subentrare, quali er
edi, nel possesso del vastissimo impero spagnolo. Le speranze di ambedue i pretendenti furono tuttavia deluse dallo stesso Carlo, che nel novembre 1698 design≥ a proprio erede Giuseppe Ferdinando di Wittelsbach, elettore di Baviera. LÆimprovvisa morte di
questo (febbraio 1699) riaccese la contesa tra le sorti di Parigi e Vienna, e Luigi XIV, desideroso di regolare in anticipo, con accordi segreti, le sorti dellÆereditα madrilena, concluse con Inghilterra e Province Unite un trattato di spartizione della
monarchia spagnola (marzo 1700). Tanto maggiore fu pertanto lÆimbarazzo del re francese, quando, morto Carlo Il, venne a conoscenza delle sue ultime volontα, per cui Filippo dÆAngi≥, secondogenito del Delfino, era nominato erede universale della monarch
ia, con la clausola che la corona di Spagna non venisse mai unita a quella di Francia. Dopo qualche esitazione, Luigi XIV accett≥ il testamento e il nuovo re fu riconosciuto senza contrasti a Madrid. LÆInghilterra dapprima accett≥ la successione di Filip
po V, ma lÆingerenza della Francia negli affari politici e militari spagnoli, tale da giustificare ogni dubbio sullÆasserita divisione delle corone di Francia e di Spagna, spinse ben presto le Potenze Marittime allÆalleanza con lÆimperatore, irremovibile
nel mantenere la candidatura del suo secondogenito Carlo alla corona di Spagna. Anzi, assai prima che Leopoldo e Guglielmo III dÆOrange stipulassero la Grande Alleanza dellÆAia (7 settembre 1701), gli imperiali, al comando di Eugenio di Savoia, erano pe
netrati in Lombardia, con il pretesto che si trattava di un feudo dellÆImpero da considerarsi vacante. La fortuna delle armi, dapprima favorevole ad Eugenio, si capovolse successivamente fino a ridurne le comunicazioni con lÆAustria alla sola via dellÆAd
ige e a costringerlo allÆinattivitα per la scarsezza delle sue forze. Nella primavera del 1702\b , \b0 con la dichiarazione di guerra inglese, il conflitto si estese a tutta lÆEuropa. In Germania i principi della casa di Wittelsbach, lÆelettore di Bavier
a e quello di Colonia, si dichiararono per Luigi XIV, al quale la sorte delle armi fu nel complesso favorevole sia nel 1702, sia nel 1703. Vittorio Amedeo Il, duca di Savoia, giα alleato della Francia, deluso nelle sue aspirazioni sul Milanese, nel novem
bre 1703 pass≥ alla coalizione antiborbonica. Nonostante questa defezione, lÆesercito francese volle tuttavia operare nel 1704 lo sfondamento verso Vienna, ma la manovra si concluse con un disastro: nella battaglia di H÷chstΣdt (13 agosto 1704) le forze
franco-bavaresi furono duramente disfatte dagli Anglo-Olandesi e dagli Imperiali diretti dal duca di Marlborough e dal principe Eugenio. Questa battaglia fu lo scontro decisivo di tutta la guerra e da allora i Franco-Spagnoli si trovarono ridotti alla di
fensiva. Nel medesimo anno, in seguito allÆadesione del Portogallo alla Grande Alleanza, la guerra fu portata anche nella stessa Spagna, dove gli Inglesi si impadronirono di Gibilterra, mentre lÆarciduca Carlo, entrato facilmente in Catalogna, occup≥ Bar
cellona (1705) e costrinse lo stesso Filippo V ad abbandonare temporaneamente Madrid. Luigi XIV aveva nel frattempo concentrato ogni suo sforzo contro il duca di Savoia, ma Torino, stretta dÆassedio fin dal settembre 1705, oppose una strenua resistenza,
che si protrasse fino allÆarrivo dellÆesercito liberatore di Eugenio di Savoia (battaglia di Torino, 7 settembre 1706). LÆItalia aveva cessato di essere campo di battaglia: la Lombardia cadde nelle mani degli imperiali e Luigi XIV stipul≥ con lÆimperator
e Giuseppe I, succeduto a Leopoldo nel 1705, la neutralitα della penisola (agosto 1707). La guerra intanto si avvicinava sempre di pi∙ al cuore della Francia. La vittoria di lord Marlborough a Ramillies (23 marzo 1706) valse la conquista dei Paesi Bassi
spagnoli, e lÆaltra a Audenarde, conseguita dalle forze congiunte di Marlborough e di Eugenio (11 luglio 1708), determin≥ lÆoccupazione di Lilla; in Italia, fin dal luglio 1707 il generale L. J. Daun aveva intanto Conquistato Napoli. La Francia era ridot
ta ormai agli estremi e Luigi XIV inizi≥ nel maggio 1709 trattative di pace allÆAia, che fallirono soprattutto per la richiesta dellÆimpegno da parte del Re Sole di imporre, se necessario, con le proprie armi al nipote Filippo la rinuncia alla corona spa
gnola. La guerra fu ripresa; una nuova battaglia sanguinosissima, fu combattuta a Malplaquet (11 settembre 1709), senza vinti ne vincitori. Le nuove trattative di pace, svoltesi a Gertruydenberg, risultarono vane anchÆesse; nellÆagosto 1710 lÆarciduca Ca
rlo (che aveva assunto fin dal 1705 il nome di Carlo III) entr≥ in Saragozza. La disfatta totale, diplomatica e militare, della Francia e della Spagna sembrava ormai solo questione di tempo, quando si verificarono alcuni avvenimenti che sfaldarono la com
pattezza della coalizione avversaria. In Inghilterra, lÆavvento al governo dei tories, che erano contrari alla guerra, port≥ al richiamo di Marlborough e allÆinizio di trattative di pace con la Francia (1710-11). Nel corso di tali trattative mor∞ lÆimper
atore Giuseppe I (17 aprile 1711), a cui doveva succedere, in virt∙ del \i pactum mutuae successionis \i0 del 12 settembre 1703, lÆarciduca Carlo, pretendente alla corona di Filippo V. La riunione dei possedimenti della casa dÆAustria a quelli della coro
na di Spagna in una sola persona avrebbe alterato sostanzialmente lÆequilibrio politico europeo: essa costituiva un pericolo assai pi∙ imminente e grave di ômonarchia universaleö che non lÆascesa al trono spagnolo di Filippo V. LÆ11 aprile 1713, a Utrech
t, la Francia firm≥ la pace con le Potenze Marittime, con il duca di Savoia, con il Portogallo e con la Prussia. LÆAustria e lÆImpero continuarono nella lotta ancora per diversi mesi, ma, costretti a fronteggiare da soli la Francia, finirono anchÆessi pe
r acconsentire alla pace, conclusa infine a Rastatt (7 marzo 1714) e a Baden (7 settembre 1714). Filippo V conserv≥ pertanto la corona spagnola, ma cedette allÆimperatore Carlo VI il Regno di Napoli, la Sardegna, i Presidi Toscani, il Milanese, i Paesi B
assi; al duca di Savoia la Sicilia, con il titolo regio; allÆInghilterra Gibilterra e Minorca. AllÆInghilterra furono inoltre riconosciuti privilegi commerciali ed economici in territori soggetti alla sovranitα spagnola.
